Scoprire Atene, culla della civiltà: cosa non perdere – Parte I

Atene, culla della civiltà e della democrazia, della scienza e della filosofia, è forse la capitale europea che ha vissuto la maggiore trasformazione negli ultimi decenni. Metropoli moderna, ma contemporaneamente cittadina dal sapore antico, qui il passato incontra il futuro e grandi contrasti la rendono una città molto interessante da esplorare.

Cosa troverai in questo articolo

1. Acropoli di Atene e Partenone

Acropoli di Atene

Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987, possiamo considerare l’Acropoli di Atene come la più rappresentativa tra le acropoli greche e uno dei più importanti siti antichi del mondo occidentale. È una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la città di Atene ed è visibile da quasi ogni punto della città. Qui si erge il Partenone, simbolo di Atene, costruito in marmo pentelico, i cui riflessi scandiscono i diversi momenti della giornata: a mezzogiorno il sole le fa risplendere bianchissime, mentre al tramonto assumono un colore ambrato. Grazie alla scenografica illuminazione notturna, le colonne che sono giunte fino ai giorni nostri appaiono in tutta la loro maestà. Le sue dimensioni e l’altezza a cui è collocato fanno sì che si possa vedere anche a diversi chilometri di distanza: per questo si può dire che accompagna quasi costantemente le visite dei turisti ad Atene. Una visita al Partenone è d’obbligo, sia in autonomia, sia partecipando a uno dei tanti tour guidati, che vi permetterà di conoscere più a fondo la lunga e avvincente storia di questo maestoso edificio. L’acropoli e il Partenone sono uno spettacolo unico, che avvolge e incanta da secoli i turisti di tutto il mondo.

2. Agorá Romana e Torre dei Venti

Atene Agorá Romana e Torre dei Venti

La Porta di Atena Archegetis, edificata nel I secolo d.C. per volere di Giulio Cesare, permette di accedere all’Agorá Romana, in cui l’unico monumento in buono stato di conservazione è la Torre dei Venti. Il monumento, chiamato anche horologion per la sua antica funzione di meridiana, rosa dei venti, bussola e orologio ad acqua, è una torre ottagonale in marmo pentelico. La sua costruzione risale, per alcune fonti, al 50 a.C per opera di Andronico di Cirro, per altre al II secolo a.C, prima del resto del foro. La struttura è alta 12 metri e ha un diametro di circa 8 metri. Ciascun lato è rivolto verso un punto cardinale ed è caratterizzato da una struttura in rilievo che rappresenta il vento associato a ogni direzione. In passato una banderuola segnavento a forma di Tritone sormontava il tetto e indicava la direzione del vento. La torre aveva due ingressi con portico coperto che permettevano l’accesso al pubblico. Dell’orologio interno non resta che il basamento e il canale di scolo dell’acqua.

3. Antica Agorá

Atene Antica Agorá

L’Agorà è oggi l’esempio più noto di un’agorá greca, e nell’antichità fu la piazza principale della città di Atene, vivace e affollato fulcro della vita politica, sociale, amministrativa, commerciale della città. Grandi uomini trascorsero il loro tempo in questo luogo: solo per citarne due, Socrate e, diversi secoli più tardi, san Paolo. Nell’Agorà erano presenti abitazioni private fino al VI secolo a.C., quando fu riorganizzata da Pisistrato, che ne fece il centro del governo ateniese. Nel 480 a.C. i persiani devastarono l’intera area, ma tutto venne ricostruito esattamente dove sorgeva prima. Dall’epoca di Pericle fino al 267 d.C. il luogo conobbe il suo massimo splendore; dopo questi anni gli edifici vennero rasi al suolo da una tribù gotica di origine scandinava, gli eruli. Sull’Antica Agorá, i turchi costruirono in seguito un quartiere residenziale che, dopo la conquista dell’indipendenza, venne demolito per riportare alla luce le testimonianze del passato più antico. Gli scavi compiuti da allora hanno scoperto un livello neolitico oltre a quello di epoca classica. Oggi il sito offre un piacevole diversivo alle strade trafficate della città e ospita splendidi monumenti e un interessante museo.

4. Arco di Adriano

Atene Arco di Adriano

Le storie che ruotano attorno alla costruzione dell’Arco di Adriano sono molte, ma la più accreditata è quella secondo cui l’arco fu costruito nel 132 d.C. per celebrare l’arrivo dell’imperatore Adriano in occasione dell’inaugurazione del vicino tempio di Zeus Olimpio.
Sul solenne monumento di marmo pentelico si trovano, in posizione opposta l’una dall’altra, due iscrizioni, che citano Teseo e Adriano e riportano le frasi: “Questa è Atene, l’antica città di Teseo”, e “Questa è la città di Adriano e non di Teseo”. Si è ipotizzato quindi per lungo periodo che l’arco doveva fungere da struttura divisoria tra la città antica e la città romana, ma ulteriori scavi hanno dimostrato l’inesattezza di tale ipotesi. L’arco si trova 325 metri a sud-est dell’Acropoli di Atene.

5. Giardino Nazionale

Atene Giardino Nazionale

Il Giardino Nazionale è un rifugio piacevole e fresco dal caldo dei mesi estivi, una vera e propria oasi verde nel cuore di Atene. In origine faceva parte del Giardino Reale creato nel 1839 per volere della regina Amalia, ma solo nel 1923 aprì al pubblico con il nome con cui lo conosciamo oggi. Le specie vegetali all’interno sono varie e particolari: l’architetto che progettò i giardini, Friedrich Schmidt, viaggiò infatti per tutto il mondo per trovare le piante più esotiche. Alcune zone del parco sono imperdibili, come il giardino botanico, il piccolo stagno, un piccolo parco zoologico. La vasta area giochi per i bambini lo rende una metà imperdibile per chi viaggia con i più piccoli; se così non fosse, è in ogni caso un luogo che merita una visita.

6. Museo Benaki

Atene Museo Benaki
cc4.0 📸 by joyofmuseums.com

Fondato nel 1930, il Museo Benaki espone un’estesa collezione di reperti archeologici, che mostrano lo sviluppo delle arti dall’antichità a oggi. Il museo prende il suo nome da Antonis Benakis, commerciante greco che, nel corso di 35 anni, raccolse in Europa e Asia le testimonianze oggi visibili all’interno del museo. La storia della Grecia è illustrata in modo piacevole grazie a un percorso espositivo piacevole, in cui le opere incluse – eseguite dal 3000 a.C. all’inizio del XX secolo – sono disposte in ordine cronologico lungo i quattro piani della villa neoclassica in cui ha sede il museo. Alcuni oggetti più importanti del museo sono reperti rinvenuti a Micene e in Tessaglia, dell’Età del Bronzo, opere di El Greco, uno scrittoio appartenente a Lord Byron, alcuni arredi sacri originari dell’Asia Minore, ceramiche e oggetti provenienti dall’Egitto, dall’Asia Minore e dalla Mesopotamia, nonché una splendida serie di costumi regionali greci. Il museo si è ampliato molto negli ultimi anni, e oggi è arrivato a comprendere anche diverse filiali. Svolge senza dubbio un ruolo fondamentale nel panorama artistico della città, anche grazie al nutrito programma di mostre temporanee.

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